lunedì 13 maggio 2013

Buco, mazzate, botte, 2,5 milioni da pagare per il riscatto del metano?
E' necessaria un po’ di chiarezza.

 La mia amministrazione in carica fino al 2009, nel 2007 da il via al riscatto degli impianti di distribuzione del gas metano dall'allora società Cigas, originaria concessionaria del servizio.
Il riscatto era operazione  imposta dalla Legge, essendo prossima alla scadenza, per decisione del legislatore, la convenzione sottoscritta ancora nel lontano 1986, che non garantiva alcun introito al Comune e attuato da quasi tutti i Comuni contermini.
La mia Amministrazione non si è  mossa con superficialità e disinvoltura come si vorrebbe far credere, anzi si è avvalsa di un Ingegnere altamente specializzato nella stima delle reti del gas e di un altrettanto esperto Avvocato amministrativista, dei quali si è servita anche l'attuale Amministrazione Miatello.
Tanto la stima asseverata fatta dall'ingegnere, quanto le indicazioni dell'Avvocato, hanno portato da un lato a fare un nuovo appalto del servizio di distribuzione del gas, che prevede un contributo annuo a favore del Comune di circa € 100.000 per 12 anni, con un introito complessivo di
€ 1.200.000,   dall'altro ad accantonare a favore della Cigas un importo di € 426.204 come anticipo  del riscatto delle reti.
I contenziosi promossi contro il Comune avanti al TAR e al Consiglio di Stato si sono risolti tutti positivamente per il Comune, segno che l'attività compiuta è stata  regolare.
In sostanza la mia amministrazione si è mossa su questo quadro di fatti e  numeri, e non credo che altri avrebbero potuto trovare agilmente altre soluzioni. E senz'altro facile parlare con il senno di poi, ma ragionando ora per allora, con i fatti e i numeri prospettati dagli esperti incaricati,  non restava molto altro da decidere. Anche l'ipotetica transazione non  poteva essere attuata in mancanza di una lite pendente tra le parti e soprattutto in mancanza di volontà da parte della Cigas di rinunciare a una parte economica del contendere.  La vecchia e scaduta convenzione del 1986,  era inoltre un capestro per il Comune, per cui anche una proroga della stessa si presentava difficilmente giustificabile.
Tornando ai numeri, ben € 1.200.000 erano stati messi nella “partita”  dalla mia Amministrazione, per la definizione equilibrata della vicenda.

 

Purtroppo la decisione del lodo arbitrale pervenuta il 2 gennaio scorso, che non ho seguito, essendosi svolto sotto il mandato del sindaco Miatello,  ma al quale ha partecipato lo stesso Avvocato del Comune, con l'ausilio dello stesso Ingegnere esperto nella veste di Consulente di Parte, ha in parte disatteso i numeri, stabilendo in € 1.850.763,13 la somma del riscatto.
Miatello sa benissimo, per aver visto tutte le carte,  che il risultato è una questione squisitamente tecnica e non politica.
Non si può inoltre negare, che l'operazione del riscatto abbia comportato notevoli benefici anche per i nostri cittadini che usufruiscono del servizio gas metano e che il riscatto delle reti si  finanzierà comunque in 18 anni, anziché 12,  grazie al contributo di circa 100 mila euro annui, ottenuti dal nuovo gestore.
Mi risulta, poi, che le spese di lite, i compensi degli Arbitri, le spese del funzionamento del Collegio e il compenso del CTU, siano state  tutte compensate, per cui il Comune dovrà sostenere le proprie e non anche quelle delle altri parti.
In sostanza non c’è alcun buco perché l’operazione è interamente finanziata. Il problema è piuttosto come affrontare nel breve termine il pagamento della somma liquidata dal lodo arbitrale, nonostante i vincoli del patto di stabilità.
Non ho motivo di pensare che il Sindaco Miatello non si adoperi, come chiunque altro,  per trovare una soluzione per il Comune, valutando eventuali azioni impugnative o promuovendo un tavolo di trattative con la controparte. Questo è ciò che deve fare.
Auspico quindi che possa raggiungere il migliore risultato per il Comune, che affronti la situazione come ogni nuovo sindaco ha da fare quando subentra in corsa in analoghe problematiche  e che  non dia, come sempre fatto finora, gratuite colpe alla precedente amministrazione.     

 Leopoldo Marcolongo-già sindaco dal 1999 al 2009

San Giorgio in Bosco, 14 febbraio 2013
 
 

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