http://www.tribunaitaliana.com/Collettivit/Argentina-indignados-italiani-e-la-marcia-su-Colombo-/2391
San Giorgio in Bosco, 8 maggio 2013
dalla comunità italiana di Buenos Aires, in Argentina, sono giunte notizie, mai smentite dal Governo argentino, dell’intenzione di togliere il monumento a Cristoforo Colombo dalla piazza che porta il suo nome, dietro alla Casa Rosada e inviarlo a Mar del Plata, a 400 km a sud della Capitale, per mettere al suo posto un monumento a Juana Azurduy.
Il monumento a Colombo, si trova in quel
posto dal giorno della sua inaugurazione nel 1921 e fu donato dalla
collettività italiana, che sostenne le spese con una raccolta di fondi alla
quale parteciparono emigrati italiani residenti in tutta l’Argentina. Al suo
posto sarebbe innalzato il monumento all’eroina dell’Indipendenza, che sarà
donato dal Governo boliviano. Le dichiarazioni, lettere, richieste, ricorsi
giudiziari, ancora non hanno avuto alcuna risposta. In questo caso la decisione
di togliere il monumento a Colombo sarebbe direttamente una offesa, un
disprezzo a chi lo ha donato, cioè alla Comunità Italiana. Anzi ai loro padri,
nonni, bisnonni. A coloro che emigrarono in Argentina a partire dagli anni ‘80
del XIX secolo e inizi del XX secolo, contribuendo in modo determinante a fare
grande l’Argentina.
Quel navigatore italiano che è parte della
storia di oltre la metà della popolazione argentina, ebbe anche la riconoscenza de la terra che lo aveva
accolto. Per questo il monumento a Cristoforo Colombo. Un eroe, un
imprenditore, un uomo del Rinascimento che ammiravano, cento anni fa, sia
argentini che emigrati italiani. Per questo, per la Comunità italiana di B.A., rimuovere il
monumento a Colombo, è una offesa a tutti gli emigrati italiani, a quanti hanno
a cuore i loro antenati. A tutti quanti sono fieri e riconoscenti verso i
genitori, i nonni e i bisnonni italiani. A tutti gli argentini che anche se non
sono discendenti di italiani, sono consapevoli dell’importanza del contributo
dell’immigrazione, italiana alla cultura argentina.
Nonostante le lettere inviate alle
autorità di B.A. e all’iniziativa lanciata dal Comites di Buenos Aires martedì
23 aprile u.s., che ha riempito la piazza Colón in un abbraccio alla piazza e
al monumento, chiedendo che non sia toccato da dove si trova, non sono
purtroppo giunte notizie positive.
Un abbraccio a
Colombo, ma che in fondo è una stretta ai loto genitori e nonni, a tanti
anziani emigrati che hanno dato tanto all’Argentina, anche quando l’Argentina
non di rado è stata ingenerosa con loro.Un abbraccio all’Argentina che vogliono aperta a “tutti gli uomini del mondo che vogliono venire ad abitare questa terra”, come recita il Preambolo della Costituzione Argentina.
Leopoldo Marcolongo
Allegate n. 3 lettere Comites-Feditalia-Fediba
Al Ministro degli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina 1
00135 ROMA
gabinetto.ministro@cert.esteri.it
[1] Juana
Azurduy de Padilla, una guerrigliera boliviana nata nel 1780, una specie di
“Montonera” esistita circa 200 anni prima dell’ apparizione dei Montoneros in
Argentina.
La Azurduy accompagnó
suo marito nella lotta per l’ emancipazione del Vice Regno del Rio de la
Plata contro il regno della Spagna. Alla morte di suo marito assunse il comando
delle formazioni di guerriglia, per cui la sua memoria è onorata in Argentina
ed in Bolivia.
Fu educata nel prestigioso convento di Santa Teresa di
Chiquisaca (Bolivia), dove entrò come indigente da giovinetta. Morì nel
1862, a 81 anni.
Nel 2009 la Presidente argentina e il Presidente
boliviano Evo Morales Ayma la nominarono Generale post mortem dell’ Esercito Argentino, oltre ad essere già
Colonnello dell’ Esercito Boliviano e Maresciallo post mortem della Repubblica Boliviana.
Buenos
Aires, Miércoles 27 de Marzo de 2013.
Dra. Maria Eugenia VIDAL
Vice Jefe del Gobierno
de la Ciudad Autónoma de Buenos Aires
Presidente de la Legislatura Porteña
Estimada
Señora Presidente de la Legislatura Porteña
Entramos en conocimiento de que se está evaluando
trasladar el monumento de Cristoforo Colombo desde donde está emplazado en la
actualidad a la Ciudad de Mar del Plata.
Este monumento tiene un alto valor simbólico para
nuestra Colectividad en la Argentina, ya que fue donado por el mismo Estado
Italiano a la República Argentina con masiva intervención de toda la
Colectividad residente en el País, en conmemoración del primer centenario de la
Revolución de Mayo de 1910.
Todos los años desde hace más de un siglo, la
Colectividad lo homenajea, siendo Cristoforo Colombo el descubridor de las
Américas.
Es por ello que le pedimos tenga en cuenta
nuestra inquietud de no innovar en el tema y contemple el pedido de dejar el
monumento donde se encuentra ubicado actualmente y, desde ya, agradecemos
la atención brindada.
Dra. Josefina MAINIERI On. Luigi PALLARO
Presidente FEDIBA Presidente
FEDITALIA
Sra. Irma RIZZUTI Cav.
Graciela LAINO
Representante de
la Comunidad Italiana Presidente
COMITES Buenos Aires
en el Foro Porteño de las Colectividades
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