Ci risiamo. Dopo i colombi ....le pecore.
Ma dove vive questo sindaco della Lega Nord sulla luna?
Nel suo delirio di onnipotenza, dal piano nobile di Villa
Bembo splendidamente restaurata per il Museo dell'Emigrazione del Veneto e
tristemente bocciato, fa un'ordinanza
che segna la fine della pastorizia.
Il Veneto deve esser solo quello dei capannoni e
rinunciare alla sua storia, alle sue tradizioni, agli antichi valori?
E' questo il federalismo che vogliamo, che ogni sindaco
sia un piccolo despota o è meglio che
sia la Regione Veneto a regolamentare la transumanza?
Ma dove va il Veneto se non valorizza la storia che lo ha
fatto una delle Regioni più industrializzate del mondo?
L'ordinanza sulla transumanza ovina non è di competenza
del sindaco ed è chiaramente illegittima perché ostacola un'attività economica
legittima e il Tar la boccerà, facendo fare al sindaco di San Giorgio in Bosco
il secondo debito fuori bilancio. Debito che non verrà pagato dal sindaco,
purtroppo, ma dai cittadini, sui quali grava anche il costo dei cartelli
inutili.
La pastorizia è
antichissima e risale all’epoca romana. I documenti esistenti a cavallo del
Mille, quando parlano dei nostri monti, parlano di pastorizia.
Il diritto di pensionatico, in quanto diritto di uso
civico, non è soggetto ad usucapione né ad abbandono per desuetudine e, come
dice la legge, esso è imprescrittibile.
Il sindaco dovrebbe preoccuparsi piuttosto del danno che
fa il passaggio delle auto, dato che sulla statale l'inquinamento è fuori di
ogni norma.
Purtroppo non so come il Veneto abbia potuto allevare
invece delle pecore, una classe dirigente come quella leghista, rozza,
ignorante, insensibile e con la memoria corta.
Fuori dal Veneto siamo visti ed abbiamo una nomea di evasori fiscali, senza valori,
unicamente attaccati ai soldi ed infarciti di ideologie e luoghi comuni, quali
quelli di caccia al diverso, allo straniero, agli zingari, dimenticando o forse
ignorando quanto hanno sofferto i nostri emigranti.
C'è stata da noi e non solo da noi, una mutazione
perniciosa e pericolosa, lasciando sulla
strada non i residui del passaggio delle pecore ma le virtù, cioè le caratteristiche che i
veneti nel mondo hanno portato e tramandano ancora con onore, orgoglio e sacrificio.
Contro l'ignoranza è difficile prevalere, la logica conta
poco, l'onestà è vista come mancanza di furbizia.
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